Qual è l’etnia più feroce?

 


Gli evoluzionisti direbbero che l’Homo sapiens è così com’è perché l’evoluzione lo ha portato ad essere quello che è. Una mera tautologia. I creazionisti, che presuppongono un Dio d’amore, creatore del cielo, della terra e degli uomini, devono arrampicarsi sugli specchi per spiegare la presenza del Male su questo pianeta e fra gli esseri umani, alcuni anche, come Hannah Arendt, arrivando a definirlo banale. Io personalmente non lo trovo per niente banale, ma atroce, demoniaco, inconcepibile, assurdo, inspiegabile, vomitevole, irritante e ingiustificabile. Come dice Leo Buscaglia, siamo nati per amare. E allora, perché scegliere sempre il male quando si potrebbe scegliere il bene? Se l’era domandato anche Thomas Mann, definendolo una “ebbrezza infernale”. Come allibito spettatore esterno, non ho alcuna possibilità di fermare il male quando sta per essere compiuto. Non ho il potere espresso nel film “Minority Report”, ma posso fare delle valutazioni, dei commenti, cercando pallide spiegazioni della sua presenza presso la comunità umana.



Per quel poco di storia che ho studiato, molto male è stato fatto dal 1500 alla fine del 1700 in Europa, in certe parti d’Europa, ai danni prevalentemente di donne che non avevano fatto niente di ciò per cui erano accusate. Nessuna di loro aveva copulato con il Demonio, per esempio. Nessuna aveva fatto morire il bestiame o i bimbi piccoli nelle culle, né scatenato tempeste e piogge torrenziali, e nemmeno fatto guastare i raccolti di segale. Eppure, sono state uccise ferocemente a migliaia. La causa? L’ignoranza, il fanatismo religioso e la malvagità. Ad ucciderle, gente altolocata, giudici, magistrati, ecclesiastici. E siccome il pesce puzza dalla testa, i papi, primo fra tutti Innocenzo VIII, insieme ai suoi successori e a tutta la corte di preti ignoranti.


Siccome l’umanità ha vissuto per millenni senza una religione, ci deve essere stato un punto d’inizio, un momento in cui la religione, qualunque religione, si è affacciata alla coscienza dell’uomo. Siccome non ce li vedo gli ominidi, i Neanderthal e simili, a credere in Dio, la religione ha avuto un inizio in tempi storici, quindi anche il Dio d’amore di cui parlavo prima è stato inventato. Se ne facciano una ragione, tutti i cosiddetti religiosi. Dio non esiste! Allah nemmeno, Geova forse è esistito, ma potrebbe essere morto come tutti gli altri alieni sbarcati con lui. Non sappiamo di preciso qual è l’età media di un Dio. Di sicuro non è eterno, altrimenti anche i Neanderthal lo avrebbero adorato, ma non vi è traccia paleontologica in tal senso.


I musulmani sono feroci? Certo! Se no non si chiamerebbero familiarmente “tagliagole”. E’ la loro specialità, come i roghi erano la specialità dei cristiani nei secoli già citati, dal XVI al XVIII. Perché i musulmani, quando parlano, ci fanno correre un brivido lungo la schiena? Perché vorrebbero farci tornare indietro di secoli. Altri processi, altri tribunali, altri giudici inflessibili. Altri roghi. No grazie! State a casa vostra, cuocete nel vostro brodo, ché noi...”cristiani” abbiamo già dato. Siamo usciti da quell’incubo e non vogliamo tornarvi. Con questo, non si deve pensare che io ce l’abbia particolarmente con i musulmani. La ferocia non è un loro monopolio, perché anche i cinesi, gli africani subsahariani e i fedeli di altre religioni, in primis il giudaismo, non scherzano in fatto di ferocia. Non posso, lo ribadisco, cambiare l’ordine delle cose, ma posso esprimere una mia opinione: la nascita delle religioni è stata la più grande sciagura che poteva capitare all’umanità. Le religioni hanno provocato milioni di morti e in certe parti del mondo, come in Sudan, lo stanno facendo anche adesso. Senza le religioni si vivrebbe tutti meglio.

Commenti

  1. Io rimango nel mio concetto che il dualismo bene/male è indispensabile per l'equilibrio del sistema.
    Se esistesse solo il bene , ad esempio , non si potrebbe definire come " bene " dal momento che non si conoscerebbe il suo opposto.
    Nella cultura cinese è rappresentato dallo yin/ yang.

    Al di là di questo le religioni , secondo me , sono un effetto e non la causa , nel senso che sono nate per giustificare il " male " attribuendolo ad una volontà divina.

    Va poi considerato che oggi siamo in piena era tecnocratica/ materialista , dove le religioni hanno sempre meno importanza , ma non è per questo che l' umanità stia meglio ... anzi ...

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    1. Citazione:

      "è indispensabile per l'equilibrio del sistema"


      Definisci...Sistema!

      Se il Sistema è che ci sono i ricchi, ci sono i poveri e non possiamo farci niente, oppure che ci sono i buoni, ci sono i cattivi e non possiamo farci niente, perché..."è il Sistema, baby!", io non ci sto.

      Un bambino di 5 anni viene interrogato da Heinrich Kramer, che si faceva chiamare Institor, e farfuglia una frase ingarbugliata dicendo di avermi visto volare nel cielo a cavallo di una scopa, io vengo arrestato, torturato e alla fine messo sul rogo, arso vivo.

      Il domenicano Institor, avendo letto sul Malleus Maleficarum che la testimonianza dei bambini è accettabile e giuridicamente valida, decide di bruciarmi e io, morendo mio malgrado fra atroci sofferenze, contribuisco all'equilibrio del Sistema.

      No, grazie! Che il Sistema vada pure a farsi fottere!

      I cinesi, con il loro Yin/yang, avendo una mentalità pragmatica, fotografano la realtà del Sistema e, non avendo la volontà di cambiarla, dicono che Bene e Male sono complementari, come un cerchio diviso a metà, dove una metà è bianca e l'altra è nera, ma in cui ogni metà ha un puntino del colore dell'altra metà.

      Ovvero, nel Male c'è una punta di bene e nel Bene c'è una punta di male.

      La mentalità dei cinesi non mi piace, non fa per me.

      Le religioni sono una forma di controllo della plebe. Sono state inventate da chi ambiva al controllo della medesima.

      La plebe si sarebbe accontentata di piccole magie sulla base di un elementare pensiero magico, ma i padroni hanno voluto di più, spaventare, terrorizzare e dominare.

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    2. Il mio concetto di sistema non è quello materico a cui siamo sottoposti , questo è un effetto di un sistema più sottile ed invisibile ... lo avevo espresso nel commento del 18 novembre ore 10.14 da cui estraggo una parte

      " Come sopra così sotto
      L' universo è governato da forze invisibili in perenne contrasto fra loro , questa dualità di base è ciò che permette al sistema universo di stare in equilibrio."

      Che poi a te non piaccia è un altra storia.
      Se riesci a cambiarlo fammi sapere.

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    3. Citazione:

      "forze invisibili in perenne contrasto fra loro"


      Se sono invisibili, non posso vederle, né percepire il loro operato o i loro effetti.

      Ho sentito dire che ci sono galassie che si scontrano l'una con l'altra. L'ho sentito dire da Antonio Marcianò, fratello di Rosario.

      Ma immagino che siamo ancora nel mondo della materia, mentre tu parli di un "sistema sottile e invisibile".

      Non so bene cosa sia, ma non escludo che esista.

      Ribadisco che questo stato di cose non mi piace, né come singolo che viene messo al rogo per le accuse di un bambino, né come galassia che viene colpita da un'altra galassia, sempre che ciò che dice Antonio Marcianò sia vero.

      Non mi piace e lo trovo ingiusto, perché arbitrario.

      Vince chi grida più forte? Il più prepotente? Il meglio armato? Il più astuto?

      Non mi piace. Se mi piacesse starei dalla parte dei prepotenti israeliani, assolvendoli e giustificandoli con l'equilibrio del Sistema.

      Non ho il potere di cambiare le cose più elementari della mia vita...figuriamoci se ho il potere di sovvertire il dualismo cosmico!

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  2. - "Perché questo libro è proprio così pericoloso?"
    - Il bibliotecario risponde: ′′Perché è di Aristotele e farà ridere".
    - ′′Cosa c'è di inquietante nel fatto che gli uomini possano ridere?"
    - Il bibliotecario cieco: “La risata uccide la paura, e senza paura non ci può essere fede. Colui che non teme il Diavolo non ha più bisogno di Dio".

    Umberto Eco, "Il Nome della Rosa"

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    1. Una fede basata sulla paura è una fede malata.

      Nel film ad essere cieco è il priore, mentre il bibliotecario è il suo aiutante.

      Entrambi avevano accesso alla biblioteca segreta in cima alla torre.

      Guglielmo da Baskerville riesce ad entrare ugualmente, insieme a Adso.

      L'incendio appiccato dal priore cieco è stato provvidenziale per il salvataggio della ragazza.

      Grande film!

      E geniale Umberto Eco!

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    2. Non e solo la fede ad essere falsa se obbligata dalla paura. E' come quando lo psicanalista ti dice "devi rilassarti". Il "devi" e' in contrapposizione al "rilassarti". C'è anche (e soprattutto) una"fede" oltre che in Dio .. in una predestinazione dovuta alla impossibilità di scelta nel dualismo cosmico. Non puoi sfuggire al giorno o alla notte, al male o al bene. Io non lo accetto. Lo soffro, lo subisco. Ma non lo condivido.
      Se un ladro tI punta una pistola alla testa "o la borsa o la vita" che fai? Scegli?
      Non scegli un bel nulla. La libertà non e' morire. La vita e morte sono imposti. La dualità e' un obbligo. Non mi appartiene. Appartiene al cosmo forse. Ma non a me. Io me ne frego del cosmo. Per me la vita, il cosmo, il creato dio la religione etc posso andare a farsi benedire.

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  3. Tutti si sforzano di trovare un senso a questa vita che un senso non ce l'ha.
    Vada per il dualismo cosmico. Ma in mezzo a questo dualismo ci siamo noi. E' questo e' un problema. Non mi piace il sistema secondo cui pesce grosso mangia pesce piccolo. Non mi piace la morte in opposto alla vita. Perché io non ho scelto di venire in vita. Meglio sarebbe se non fossi nato per quanto mi riguarda. Ma non ho avuto scelta. E' vero che non c'è inferno senza paradiso non c'è giorno senza notte ... Ma io me ne frego. Perché non c'è senso in tutto ciò. Io non voglio essere cibo per vermi. Non ho scelta.

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    1. Pochi giorni fa a Woody Allen chiesero come ci si sente ad essere novantenni.

      Lui risposte che avrebbe fatto volentieri a meno di diventare novantenne, ma non poteva evitarlo.

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  4. Eh ... ho capito
    In fondo non siete tanto da diversi dai transumanisti che stanno implementando a pieno regime il passaggio dall' uomo ad un ibrido mezzo robotico ,insensibile , ubbidiente , in ultima analisi incapace di accettare la vita per come è.

    O come quelli che si bevono il sangue dei bambini per ricavare l' elisir di eterna giovinezza.

    Mi si perdoni , ma fra dire " io non volevo nascere " e " io non voglio morire mai " non c' è nessuna differenza , sono due aspetti della stessa distorsione.

    Non è la forma che definisce le cose , ma la sostanza.

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    1. Io non volevo nascere, ma sono contento di essere nato.

      Presto me ne andrò per sempre, ma spero che la mia ultima parola sia: "Grazie", rivolta non so bene a chi.

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