Il cugino povero della malva
I toscani dicono “spengere”, noi diciamo “spegnere”. I toscani dicono “andare a giro”, noi diciamo “andare in giro”. C’è inoltre il mistero del perché debbano pronunciare la “C” aspirata. Poiché parlano la lingua di Dante, e Dante è il padre della lingua italiana, quella che io sto usando in questo momento, una domanda sorge spontanea: hanno ragione i toscani o abbiamo ragione noi? Qual è la giusta Koinè? Per esempio, i toscani dicono “cencio”, mentre noi diciamo “straccio”. E proprio di questo stiamo parlando: del Cencio molle, così chiamato per le sue foglie cuoriformi morbide, non rigide come in tante altre piante. Per avergli dato un nome volgare così, il tassonomista dev’essere stato toscano. Almeno così io m’immagino. In latino ha un nome altisonante: Abutilon theophrasti e, se volete mandarlo a memoria, basta che associate il nome del genere, che viene prima di quello della specie, all’immagine di un...bottiglione. E’ una tecnica psicologica che aiuta a memorizzare. La pianta è originaria dell’Asia e i cinesi la usano da vecchia data per ricavarne una stoffa simile alla juta, oltre al fatto che mangiano foglie e semi. Per noi, pasciuti occidentali, è solo una pianta infestante, che di solito cresce nei campi di mais. Io l’ho raccolta in un pioppeto. Al momento, non mostra segni di deperimento, mentre il topinambur che ho portato a casa il giorno prima sta visibilmente morendo, ma a dire il vero stava morendo già da prima e infatti io l’ho raccolto che era piegato lungo disteso a terra. Sempre nello stesso pioppeto. La Datura stramonio invece gode di ottima salute. Se ultimamente mi sono messo a fare il raccoglitore di piante è per due motivi. In questa stagione non ci sono più molte piante orticole da poter trapiantare, cosa che mi dà del tempo libero, e perché ho letto, uno dietro l’altro, due libri: “Florario”, di Alfredo Cattabiani e “Cacciatori di piante”, di Tyler Whittle. Sapevo di essere suggestionabile, ma imparare nuove cose, specie se legate al mondo naturale, è per me piacevole e gratificante. Il Cencio molle è una malvacea, cioè appartiene alla stessa famiglia della più conosciuta malva, le cui tisane si bevono la sera prima di andare a dormire, al posto della camomilla. La malva è emolliente, calmante e lenitiva, ma ha anche altri benefici effetti sulla salute in generale. E siccome io sono suggestionabile, comprerò le bustine d’infuso di malva la prossima volta che andrò al supermercato.
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