Una talpa temeraria
Di tutte le stanze della casa, la stalla è sicuramente quella che mi offre le cose più interessanti. Per esempio, un paio d’anni fa stavo trafficando in una sua parte poco illuminata quando, durante una pausa dei lavori, di cui non ricordo la natura, sento un sommesso russare. Ero certo che nessun barbone fosse entrato per ripararsi dal freddo e allora chi poteva russare in quel modo se i miei cani brachicefali erano in casa? Alzo un telo, ne alzo un altro e scopro l’intruso: un riccio, che forse aveva scelto quel nascondiglio per passarvi l’inverno. E vogliamo parlare dei toporagni? Uno di loro purtroppo è annegato in un secchio d’acqua e da quella volta tengo sempre, immerso nei secchi, un bastone che offra ad eventuali piccoli roditori il modo di salire obliquamente e di mettersi in salvo. Recentemente, ho trovato anche un grillo domestico su una mensola, in mezzo a materiale vario. Ora è la volta della talpa, un insettivoro decisamente temerario perché si è spinto fin sotto una gettata di cemento, benché inframmezzata da fessure e interstizi. Ma probabilmente lei non si è neanche accorta di andare a ficcarsi sotto il cemento. Cieca com’è, finché trova terra lei va avanti, come un piccolo bulldozer, senza guardare in faccia a nessuno. Questa incredibile vicenda, che ci ricorda come la Natura sia tutta intorno a noi, a destra, a sinistra, sopra, sotto, in alto e in basso, mi fa venire in mente anche quelle superstizioni, utilizzate nei film horror e in certi romanzi dello stesso genere, di costruzioni edificate dai bianchi su vecchi cimiteri indiani, e in cui succedono cose inquietanti e spaventose. Lo stesso Overlook Hotel, del film Shining, era costruito sopra un antico cimitero dei nativi. Sotto la spianata di cemento della mia stalla, ne sono sicuro, non c’è mai stato un cimitero indiano, e quindi, da questo punto di vista, posso stare tranquillo.
Commenti
Posta un commento