La geoingegneria nei tempi antichi

Al punto in cui sono le nostre conoscenze, possiamo affermare che le élite occulte al potere nel mondo hanno i mezzi per generare tempeste climatiche da scatenare su eventuali nemici, anche se per ora vengono scatenate contro la popolazione inconsapevole d’essere vista come nemica. Tali entità possono scatenare qualsiasi tipo di evento meteorologico catastrofico, su precise zone prese di mira, compresi i terremoti e gli tsunami. Chicchi di grandine grossi come palle da tennis non sono di origine naturale, ma vengono prodotti da interventi artificiali posti sotto segreto militare, un segreto di Pulcinella, dato che noi lo sappiamo, lo diciamo, lo ripetiamo fino allo sfinimento, ma veniamo presi per mentecatti complottisti. E tutto si ferma lì. L’evento miracoloso descritto nel libro di Giosuè, verificatosi almeno mille anni prima di Cristo, comportava il fermarsi del sole nel suo giro attraverso il cielo, operazione richiesta da Giosuè per far sì che il suo esercito completasse lo sterminio degli Amorrei, che in quel momento stavano già fuggendo davanti agli israeliti. Racconta il libro di Giosuè che mentre gli Amorrei scappavano disordinatamente scendendo da una collina furono colpiti da una forte grandinata con chicchi di grandine grandi come pietre. Il racconto dice che fu lo stesso Geova in persona a lanciargli addosso quelle simil pietre. Che monellaccio di un Dio! Per secoli, coloro che potevano leggere la Bibbia, cioè i teologi, visto che al popolo era proibito farlo, si chiesero come fosse stato possibile che il sole obbedisse a un semplice uomo e si fermasse nel cielo. A tale quesito si rispondeva che a Dio Onnipotente tutto è possibile, anche il fermare il moto dei pianeti, tenuto conto che fino a Copernico e a Galileo era opinione universale che fosse il sole a girare attorno alla Terra. La spiegazione a cui noi, nani sulle spalle dei giganti, possiamo tranquillamente giungere è che il sole non fermò affatto la sua corsa nel cielo, ovvero la Terra non rimase ferma senza ruotare, ma si creò un’improvvisa tempesta con nubi cariche di pioggia e grandine, che era esattamente ciò che Giosuè aveva chiesto: refrigerio dal calore meridiano per i suoi soldati stanchi e grandine sulla testa dei nemici in fuga. Che poi sia stato Geova a scatenare quella tempesta dal duplice effetto, può essere logico e verosimile, dato che nel testo è lo stesso Geova a promettere a Giosuè che sarebbe intervenuto in suo favore. In tal caso, dobbiamo concludere che quell’Elohim aveva i mezzi tecnologici che oggi hanno i membri dell’élite globalista occulta, che a volte noi definiamo “maghi neri”. I più scettici, riguardo alla vicenda di Giosuè che chiede al sole di fermarsi, dicono che si tratta di una favola del tutto inventata; i meno scettici dicono che l’oscuramento improvviso simile a un’eclissi fu un evento naturale di cui Giosuè si intestò la paternità, come una specie di mosca cocchiera, ma se accettiamo l’idea che in quelle antiche epoche gli Dei “camminavano con gli uomini”, come ci viene riferito anche da fonti diverse da quelle bibliche, allora possiamo anche credere che il Dio Geova avesse veramente sentito la richiesta del suo comandante in campo e l’avesse esaudita, provocando una tempesta che colpisse i nemici fuggitivi e, contemporaneamente, desse temperature fresche agli israeliti, affinché recuperassero le forze per finire gli esausti Amorrei. Cosa che il popolo eletto, in quel momento in armi, eseguì obbedientemente. Il vizio quindi, se pensiamo a Gaza, è antico.

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