Gli eunuchi di Samarcanda

 


Tradizionalmente si sostiene che gli uomini abbiano un’intelligenza razionale, mentre le donne un’intelligenza emotiva. Sono entrambe forme di intelligenza, ma quella degli uomini mira a trovare le soluzioni a un dato problema, mentre quella delle donne pure, ma percorrendo altre strade.

 

 

Quando prendiamo in esame il movimento animalista, la prima cosa che salta agli occhi è che è composto quasi esclusivamente da donne. Quando invece prendiamo in considerazione la caccia, la prima cosa che salta agli occhi è che i cacciatori sono quasi esclusivamente uomini, ma qui non si tratta tanto di intelligenza, bensì di mancanza di empatia. Le animaliste ne hanno in grande abbondanza, mentre i cacciatori non ne hanno per niente: zero! Anche il movimento femminista è composto quasi esclusivamente da donne. E vorrei vedere! Forse, nel caso delle femministe, non è tanto una questione di empatia, ma di senso di giustizia. Il femminismo, al di là del fatto che è nato per poter tassare le casalinghe, mandandole a lavorare, nacque quando in effetti c’era disparità tra uomo e donna, per esempio in relazione ai salari e agli stipendi. Che poi si siano usati i casi di violenza domestica, in cui le donne erano vittime, è stato un pretesto per altri fini. E che poi il femminismo abbia deviato dai suoi nobili intenti, approdando alle donne soldato, è una distorsione che le prime femministe probabilmente non avevano messo in conto. In seno alla nostra società occidentale, il Femminismo ha fatto dei danni, per esempio contribuendo a distruggere la famiglia. Ma l’animalismo che danni ha fatto? Se io vado a spostare i rospi nelle sere primaverili di pioggia, dalle strade circumlacuali, sto per caso eseguendo gli ordini di qualche potere forte che mi strumentalizza? E’ un’iperbole, ovviamente, ma lo chiedo solo per mettere in evidenza quella che secondo me è un’accusa ingiustificata: l’animalismo, anche se finisce in “ismo”, non ha secondi fini ed è espressione genuina di un disagio provato da tante brave persone nel vedere quanto ingiusto sia il comportamento dell’uomo verso gli animali.

In entrambi i casi, sia con le animaliste che con le femministe, abbiamo delle donne che chiedono giustizia. Le femministe, per le donne in generale, le animaliste, per gli animali che sono storicamente vittime delle più svariate ingiustizie. C’è poi un’altra categoria di persone, mosse da alti ideali, come lo sono le animaliste e le femministe. Si chiamano ambientalisti, ma qui non saprei dire se essi siano composti più da uomini che da donne. E se fossero un 50% per gli uni e il restante 50% per le altre?

Pongo sul tavolo della discussione queste tre categorie sociali, animaliste, femministe e ambientalisti, perché qualche utente del mio blog afferma che tutti gli “ismi” sono pilotati da forze esterne che poco hanno a che fare con gli scopi dichiarati dai singoli soggetti interessati. E’ un’accusa non nuova. In altre parole, le animaliste che raccolgono per strada i cani randagi (una volta lo facevo anch’io) sono spinte a farlo non per sottrarre un cagnetto dai pericoli del traffico, ma perché il gesto porta qualche vantaggio a personaggi occulti a cui della vita e della morte dei cani randagi non interessa niente. Idem con le femministe: le loro manifestazioni contro il Patriarcato, o a favore di un’equa retribuzione salariale, non nascono da una sincera esigenza di giustizia e pari opportunità, ma sulla spinta di forze occulte che agiscono dietro le quinte per scopi diversi da quelli dichiarati, per esempio, per togliere potere o dignità agli uomini, magari indirizzandoli verso uno stile di vita fluido in fatto di genere.

E infine, gli ambientalisti che scendono in piazza per manifestare contro le intenzioni del Comune di abbattere le alberature di certe strade, non sono il frutto di un sincero amore per gli alberi, ma – ipotizzo – una manovra da parte delle opposizioni politiche nei confronti del sindaco che ha firmato il decreto di abbattimento delle piante. Spero che questi tre esempi siano calzanti e mi auguro di aver bene interpretato il ragionamento dei miei utenti del blog. Se non dovessi aver compreso correttamente il loro pensiero, mi scuso anticipatamente.

Ma torniamo alle accuse iniziali. L’animalismo nasconde secondi fini? Se io allestisco un tavolino in una piazza, per raccogliere firme contro un certo progetto, o a favore di un altro, sono forse manovrato da entità superiori a me estranee che mi strumentalizzano senza che io me ne renda conto? Per entrare nei dettagli, se io raccolgo firme per bloccare la costruzione di un mega allevamento di polli sto per caso spingendo la popolazione ad adottare un’alimentazione a base di insetti? Quando qualche animalista si schiera contro l’alimentazione carnea c’è sempre qualcun altro, sui social, che ci accusa di voler suggerire di mangiare orrendi grilli, al posto di una sana bistecca di bovino. Se poi a chiedere una riduzione del consumo di carne è qualche commissione dell’odiatissima Unione Europea, all’accusa che i poteri forti vogliono imporci l’entomofagia non si scappa. E’ uno scivolo mentale, un passaggio obbligato. E la cosa non si ferma alle diatribe da social, ma arriva nelle camere del potere, tanto è vero che il ministro Lollobrigida ha vietato la produzione e la commercializzazione di carne coltivata, cioè prodotta dalle cellule staminali. E questo per accattivarsi le simpatie e i voti dei carnivoristi, proprio come con il suo decreto sulla caccia sta cercando di accattivarsi le simpatie e i voti dei cacciatori.

Il movimento femminista ha portato alle aberrazioni della Boldrini, che tutti conosciamo, il movimento ambientalista a quelle dei giovani che bloccano il traffico per portare l’attenzione sul cosiddetto cambiamento climatico, per tacere dei quadri imbrattati di vernice, ma reitero la domanda: a quali aberrazioni ha portato il movimento animalista? E’ un’aberrazione far smettere ai consumatori di mangiare carne rossa? Lo dicono anche i nutrizionisti che la carne è fonte di cancro e malattie cardiache! Saranno mica anche i nutrizionisti manovrati da quelle forze oscure che manovrano le animaliste?

Commenti

  1. C' è una via di mezzo fra il cinismo, o la mancanza di empatia e il fanatismo.
    Ed è quello di vedere le cose come stanno

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