La razza eletta

 


Il popolo eletto ha deciso che la Palestina gli appartiene. Sta scritto nero su bianco nella Bibbia. E quindi, che ci stanno a fare lì i palestinesi? Sono bocche inutili, come i vecchi non produttivi nei paesi occidentali, perciò vanno sfoltiti. I palestinesi non se ne vogliono andare con le buone? E noi li faremo sloggiare con le cattive! A forza di bombe. La razza eletta che, ironia della sorte, nel nome scientifico si fa chiamare Sapiente, ha deciso che tutti i boschi, tutte le foreste, tutte le colline, tutte le pianure, in ogni parte del mondo gli appartengono. Anche questo sta scritto nella Bibbia, qualche riga prima. E quindi, che ci stanno a fare lì i lupi? Per gli orsi è uguale. Non solo sono bocche inutili, non produttive, ma bocche voraci che si mangiano pecore, capre, asini e a volte anche cagnolini, perciò vanno sfoltiti. I lupi (e gli orsi) non se ne vogliono andare con le buone? E noi li faremo sloggiare con le cattive! A forza di fucilate. Il popolo eletto, così come la razza eletta, dovrebbero darsi una calmata. Abbassare la cresta. Rendersi conto che nessuno li ha eletti, se non loro stessi, dimostrando di avere un ego smisurato. Solo un popolo o una razza tronfia e troppo piena di sé poteva illudersi di essere migliore degli altri popoli e delle altre razze. Solo narcisisti boriosi potevano convincersi di essere stati chiamati da Dio per vivere in quelle terre desertiche chiamate Palestina o, nel caso della razza eletta, sull’intera superficie planetaria. Anzi, viene il sospetto che Dio sia stato inventato da loro stessi, per giustificare le loro prepotenze. 

 

 

Con i finti ebrei risulta evidente, alla luce del genocidio dei palestinesi, ma con gli esseri umani in genere risulta meno evidente, nonostante i numerosi esempi di genocidi di altre specie che la storia umana registra, perché, assieme a tali genocidi, di lupi, di orsi e di ogni sorta di creatura che vola, che nuota, che striscia, che corre, sono state fatte campagne di diffamazione, di odio e disinformazione così da cambiare i ruoli, trasformando le vittime in carnefici e viceversa. I lupi sono stati demonizzati, come i palestinesi sono stati trasformati in terroristi e in entrambi i casi, cioè sia con i palestinesi che con i lupi, la propaganda denigratoria ha sortito il suo effetto, tanto che nella cosiddetta opinione pubblica c’è una larga maggioranza di persone che stanno dalla parte di Israele, e dalla parte di allevatori e cacciatori, quando si tratta di lupi o di orsi. Sarà il “fascino della divisa”, ma quelli che hanno i fucili, quelli che hanno le armi, non ultima l’arma della propaganda, attirano le simpatie di moltissima gente, mentre quelli che hanno solo zanne e artigli, così come la natura li ha dotati, hanno, sì, la loro schiera di estimatori, ma non possono competere con gli altri, i cosiddetti civilizzati, coloro che fanno parte della razza padrona, montanari, contadini, villici e passacarte governativi in stile Lollobrigida. Quando il Dio della Bibbia, inventato o meno che sia, stabilisce che la vipera è nociva, che i topi sono un flagello, che la nutria provoca esondazioni e che il gambero della Luisiana fa sparire i gamberi nostrani, non ci sono santi. Non c’è verso di fargli cambiare idea. La sentenza è stata emessa! Ha parlato la sacra inquisizione. Ha parlato il santo padre! La vittima è condannata, prima al pubblico ludibrio e poi alla pubblica esecuzione. Il boia avrà carta bianca, i generali dell’IDF riceveranno ordini precisi e i forestali si incaricheranno di sopprimere un dato numero di “grandi carnivori”. Così i villici saranno rassicurati, potranno fare passeggiate nei boschi senza patema d’animo e potranno considerare come messi al sicuro le loro capre e i loro asinelli, mentre i coloni israeliani potranno prenotarsi per l’acquisto di una villetta con vista mare in quella che sarà la nuova Gaza ricostruita, così come da tempo pianificato, senza quei rompiscatole dei palestinesi, puzzolenti, inutili e fastidiosi. Il popolo eletto vedrà compiersi il proprio secolare e glorioso destino, grazie a Netanyahu che si è fatto artefice della volontà divina e i montanari della razza eletta potranno godersi i boschi senza sentire ululati sinistri, stando però attenti a non farsi impallinare, poiché al posto degli ululati, se presteranno attenzione, forse sentiranno il sublime sibilare delle pallottole.

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