L'umiltà di non sapere
A me non spetta dimostrare niente! Mi basta solo non incontrare su Facebook bande di demoni a caccia di qualcuno da linciare. Del resto, nemmeno a tali indemoniati interessa veramente sapere di che forma è la Terra. Si divertono a umiliare ed offendere chi non la pensa come loro. Terra piatta o tonda è solo uno dei temi caldi che possono dare luogo a frustranti scambi di offese. Altri temi sono Israele/Palestina; Destra/Sinistra; caccia o non caccia e, soprattutto, l’alimentazione: vegani/onnivori. Ho sentito un tizio, riguardo al cibo, affermare che il Risveglio dell’anima, cioè il raggiungimento della Consapevolezza, può verificarsi sia in un vegano che in un carnivoro, perché a suo dire il consumo di carne non pregiudica il risveglio della Coscienza. Per cui, l’autore suggeriva di evitare di accanirsi gli uni contro gli altri, di lasciare che ciascuno mangi quel che gli pare, perché tanto la persona può evolversi spiritualmente a prescindere da ciò che mangia. Lo dico subito: a me non risulta che le cose stiano così. Secondo secolari tradizioni mistiche, sia d’Occidente che, soprattutto, d’Oriente, ingerire brandelli di cadavere pieni di adrenalina porta alla creazione di una specie di velo sull’anima, tutt’altro che utile nel caso in cui il soggetto intenda migliorare se stesso e si senta incamminato in un percorso di ascesi. Al tizio che prospettava una specie di “ecumenismo” alimentare tollerante, ho messo un “pollice in giù”, perché non credo per niente vera una cosa del genere.
Con la forma della Terra è lo stesso: riesco a vivere felice anche se sotto i miei piedi ci sono vaste superfici piane, oppure soggette a curvatura. L’importante è avere rispetto per il nostro ambiente, per la casa comune, e provare meraviglia e affetto per i nostri compagni di viaggio umani o diversamente umani, su questa che, qualsiasi forma abbia, è un’immensa meravigliosa astronave che viaggia nello spazio o, se anche non dovesse viaggiare, occupa una certa porzione di spazio, da qualche parte, più o meno circoscritta, più o meno limitata. “Cogito ergo sum”, penso dunque sono. Sono qui, ora, temporaneamente, non è più tempo per me di schierarmi fideisticamente. Non ci penso proprio! Cerco solo di non dar fastidio a nessuno. Esigo quindi che nessuno dia fastidio a me. Chiedo troppo?
l' unica cosa che non mi piace di tutto il discorso e' "affetto per i nostri compagni di viaggio umani"
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