I Demoni
Parafrasando Fermi e il suo paradosso, se il mondo è pieno di demoni, dove sono tutti quanti? Oggi, per esempio, che è Natale, una giornata particolarmente propizia per manifestazioni demoniache, non ho sentito spari di fucile, pur vivendo in una zona rurale. Per la verità, non ho sentito nemmeno suoni di campane, eppure la chiesa non è molto distante in linea d’aria. Gli scampanii sono un’altra delle loro manifestazioni acustiche, senz’altro la più subdola, perché se con lo sparo viene subito in mente la vittima che si contorce dal dolore, o che fugge spaventata, e ferita, con il suono delle campane tante volte ci vengono in mente i ricordi della nostra infanzia, quando i genitori ci proteggevano dai demoni, e anche la RAI mandava in onda la tivù dei ragazzi, che ci teneva nell’ovatta dal punto di vista psicologico. Oggi il mondo è diverso. Oggi è peggiorato e i demoni hanno acquisito coraggio, si mostrano in tutta la loro crudezza e sfacciataggine. Oggi parlano direttamente al telegiornale, oppure nei salotti televisivi e i risultati migliori li ottengono quando invitano uno dell’altra sponda, dell’altra parrocchia, un “Pro Pal”, per esempio. Se lo mettono a confronto con un demone provocatore, gli ascolti schizzano alle stelle. Penso a quando Jacchetti si è arrabbiato in diretta a causa di quel demone dell’associazione Italia-Israele, un demone che in quel caso portava giacca e cravatta. Tipico! Sanno come presentarsi. Ma i demoni riescono a trovare varchi ovunque, specie sui social. Facebook è il loro campo di battaglia. L’obiettivo sono i loro nemici storici. Sanno che i social sono frequentati da molti amanti della giustizia e degli animali, in quanto, questi ultimi, vittime storiche della più mostruosa ingiustizia umana. Ed ecco che sui social compaiono scene e immagini di crudeltà ai danni degli animali, così che gli animalisti possano addolorarsi, abbassando le difese immunitarie, ed eventualmente ingaggiare lotte virtuali più o meno furibonde, con i demoni e i loro sodali. Il tutto, per rendere ancora più triste, se possibile, questo mondo.
Ho avuto testimonianza della loro abilità nel trovare pertugi, e introdurvicisi, anche solo poche ore fa, sul mio blog. Sorvolo sui demoni che mi hanno portato ad ammalarmi, perché ne ho già parlato, ma siccome, mentr’ero ammalato, mi è capitato tra le mani un libro di Bukowsky, mi è venuto spontaneo, descrivendo la mia malattia, usare il linguaggio sboccato e volgare, a sua sbiadita imitazione, di quello scrittore controverso, che per molti è uno dei più bravi romanzieri americani del Novecento. Ebbene, è bastato l’uso ci certe parole volgari, da parte mia, per aprire un varco a uno dei quei personaggi che un tempo chiamavo Troll, e che speravo che con il nuovo blog fossero scomparsi. Dileguati. Si è firmato con il nick name “Nessuno” e subito si è messo a fare domande oscene, come la sua natura demoniaca gli dettava, così, a mo’ di provocazione. La scarsa originalità è una delle caratteristiche della loro essenza di demoni. Ho provveduto subito a cancellare i suoi commenti, ma un insegnamento se ne può e anzi se ne deve trarre: conviene sempre usare un linguaggio pulito e rispettoso, perché il suo opposto attira demoni e demonietti, proprio come i topi sono attirati dalle immondizie.

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