Cercasi ingegneri cinesi disperatamente!

 

 
 

Una volta eravamo una nazione potente e rispettata. Era l’epoca di Enrico Mattei, di Craxi, di Andreotti. Per spostare le statue egizie di Abu Simbel, che sarebbero finite sott’acqua, hanno chiamato noi. Eravamo bravi. Poi, i nostri nemici, quelli visibili (inglesi, francesi, tedeschi) e quelli invisibili (ebrei aschenaziti) ci hanno “lavorato ai fianchi”, per usare un’espressione pugilistica, mangiucchiandoci pezzo per pezzo, come fa la mantide con la cavalletta immobilizzata tra le zampe raptorie. Ci hanno svenduto, complici i politici che noi avevamo votato, i vari Amato, Prodi, Scalfaro, ecc. Oggi non contiamo nulla a livello internazionale e siamo rappresentati da una pescivendola del quartiere romano della Garbatella, che non riesce a fare niente di meglio che scodinzolare alla corte di Trump, ricevendo una carezza ogni tanto proprio come si fa con il barboncino di casa. Se c’è da costruire un ponte tra Calabria e Sicilia, rassegniamoci: non lo sappiamo fare, perché non ci sono più gli ingegneri di una volta! Sul serio. Sono tutti morti e non si p far costruire un ponte con le sedute spiritiche, chiamando le anime degli ingegneri degli anni Settanta e Ottanta, i gloriosi anni in cui la lira era una moneta forte e la nostra economia si trovava al quinto posto nel mondo. Oggi non abbiamo le maestranze per un’opera del genere. E allora, preso atto umilmente che non sappiamo più costruire ponti, dighe e altre opere importanti, sapete cosa dobbiamo fare? Far venire gli ingegneri cinesi! Costi quel che costi, se proprio vogliamo quel ponte. Li paghiamo il giusto, e anche qualcosa di più, basta che accettino di lavorare per noi, cioè per quello che ormai è diventato un paese del terzo mondo.

Commenti

  1. A Mattei , Craxi , Andreotti , aggiungerei Moro e Olivetti .
    Quest'ultimo tristemente dimenticato , anche lui fatto fuori dai nostri nemici storici , gli inglesi e poi gli americani.

    Io però , vorrei andare ancora più indietro per cercare di capire questa caduta verticale.
    Se partiamo dall' unità d' Italia , costruita a tavolino dagli inglesi , dai Rothschild e dai Savoia per togliere di mezzo una potenza economica e marittima come i Borboni ( Napoli a metà ottocento era fra le quattro città più potenti economicamente d' Europa ) , c' è stato un solo periodo , controverso e abilmente manipolato come narrativa corrente , demonizzato e travisato , dove almeno un barlume di nazionalismo volto a valorizzare il " genio " italico abbia fatto capolino : il ventennio fascista.

    Sono ottanta anni che , diciamocelo francamente , ognuno di noi ha l' orticaria quando deve pronunciare questo termine , tanto l' indottrinamento fin dalla tenera età è riuscito a penetrare nelle nostre menti e farci vergognare del nostro passato.
    Perché è questo che il post-fascismo ha fatto , vergognarci del nostro passato ; così che dal 1943 in avanti siamo stati una nazione che ha vissuto col freno a mano tirato , vivendo sempre con la cappa pesante di quel periodo di cui si devono portare in eterno i segni dell' espiazione.
    Per fare un parallelo di come funzionano certi meccanismi mentali a livelli collettivo , abbiamo subito il processo inverso degli askenaziti , che , tramite il martirio dei veri ebrei , si sono presi e impossessati come loro tale martirio per avere la scusa morale di fare tutte le nefandezze in Medio oriente dal 48 in avanti.

    Comunque , pensiero mio , i personaggi che hai citato sono tutti , volenti o nolenti , nati e cresciuti nel ventennio , poco importa se dopo si sono dichiarati antifascisti , socialisti o tutto quello che il quieto vivere richiedeva , la loro formazione giovanile , infantile , era quella e i risultati ( comprese le eliminazioni ,fisiche o politiche ) che hanno ottenuto si devono anche a quella formazione.
    Tant'è vero che dopo gli anni 60/70 ( cioè 15/25 anni dopo la caduta del fascismo ) se escludiamo Craxi non abbiamo più avuto nessun politico degno di tale nome che non si sia venduto al sistema angloamericano.

    Piccolo appunto sul ponte :
    Se , in termini strategici , risulterà un infrastruttura determinante vista in ottica militare , cioè un corridoio per spostare più velocemente i mezzi , da parte della NATO, allora verrà fatto , indipendentemente da quello che proclamano i politici e i vari gradi di magistratura.
    Occorre capire quale sarà il destino della NATO, cosa non facile in questo periodo di riassestamento degli equilibri.
    Altrimenti rimarrà l' ennesima boutade del ministro di turno che elargisce fondi a studi di settore e ad imprese di amici che si prendono gli acconti e pretendono il pagamento di penali nel caso vada tutto a ramengo .
    Circa l' impiego di menti cinesi sono scettico , i nostri attuali padroni sono in guerra con la Cina , è vero che gli affari sono affari ma , ancora , la situazione geopolitica è determinante.


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    Risposte
    1. condivido
      la caduta verticale, credo, sia l'impressione che risulta confrontando i tempi ed i personaggi storici ma ... in sostanza. è sempre stato un do ut des tra stati, potenze etc.
      Quanto alla NATO credo sia in via di disfacimento (per ora tiene ma ... non è più una certezza)
      Quanto al ponte ed al fatto che possa essere utile, tra l'altro, per lo spostamento di armamenti etc. ho qualche dubbio. Ci sono missili con testate atomiche che in pochi minuti fanno 4 volte il giro del mondo e colpiscono dove vogliono.
      La Russia non ne ha ancora fatto uso perchè preferisce mandare al macello quei poveracci. di militari (e civili). Chissà per quando! Quando finiranno gli uomini chi andrà al macello?
      Come il capitalismo ... quando finiranno i compratori (nel senso di potere d'acquisto) a chi venderanno le merci?
      Sono stato due anni fa in Sicilia (Catania - Agrigento) (bellissimissima Sicilia) per il matrimonio di un nipote che ha sposato una ragazza di Agrigento. Sono rimasto colpito dalla schifezza delle strade abbandonate a loro stesse. Come tante altre cose. Neanche un distributore di benzina in 400 km.
      Il ponte ... una perla nella cacca!

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    2. Citazione:

      "Circa l' impiego di menti cinesi sono scettico"

      Ci sono video in rete dove i cinesi costruiscono velocemente infrastrutture con una tecnologia fantascientifica. Il ponte più alto del mondo l'hanno fatto loro. Se vogliamo una garanzia che il ponte sullo Stretto non crolli entro breve tempo, dobbiamo affidarci ai cinesi. Io non mi fido dei nostri ingegneri.
      Non so se s'era capito!





      Citazione:

      "Sono rimasto colpito dalla schifezza delle strade"


      Anni fa sono stato a Palmi, in provincia di Reggio Calabria.

      Rimasi colpito dall'enorma quantità di rifiuti sparsi in una zona boschiva, dove abitualmente le famiglie andavano a fare pic nic. Non solo colpito, ma direi addirittura traumatizzato e mi veniva voglia di mettermi a raccogliere tutta quella spazzatura.

      In pratica, la gente faceva merenda in mezzo ai rifiuti, con i bambini che ruzzavano nei dintorni. E sembrava che tutti lo considerassero normale.
      Ma io ero un..."polentone"!

      Che ragionava da..."polentone"!

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  2. Come sbarchi sulle 2 sponde ti trovi su una carretera stile Bolivia, una linea ferroviaria ad un solo binario che collega Messina a Palermo, che ricorda films tipo Quel Treno per Yuma, oppure l'inizio del bellissimo C'era Una Volta Il West.....

    Stipendificio da una ventina di anni senza concludere nulla, L'ente per il ponte di Messina, forse sanno da lungi che questo ponte non s'a da fare.

    Salvini possiede il dono di re Mida alla rovescia, tutto quello che tocca...

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  3. Risposte
    1. Salvini? Quello che ha detto al parlamento israeliano che il popolo italiano sta dalla parte di Israele?

      Quel treno per Yuma.

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  4. E se fosse tutto un gioco delle parti, in cui i politici sanno benissimo che il Ponte non si farà mai, ma devono avere qualcuno a cui dare la responsabilità ?
    Con i giudici amministrativi che non potevano fare altro, perchè si sono trovati di fronte un progetto (non casualmente) lacunoso ?

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