Pazite, Snajper!

 

La massima aspirazione dei cacciatori è, lo sappiamo da sempre, sparare agli esseri umani. Tutte le volte che abbiamo organizzato azioni di disturbo alla caccia, andando con fischietti e altri strumenti rumorosi, a disturbare i cacciatori, avevamo un po’ di inconscia paura che qualcuno di loro non riuscisse a controllare le proprie pulsioni e ci sparasse. Non è mai successo, per fortuna. Ho sempre pensato che ci fossero due tipi di caccia: quella dei poveracci che la domenica vanno a cercare fagiani e lepri, da loro stessi rilasciati in natura e quindi d’allevamento, e quella dei ricchi che vanno in Africa a sparare alla cosiddetta grossa selvaggina, spendendo cifre considerevoli per avere i permessi rilasciati dalle autorità locali. I figli di Trump lo fanno. Ma ora scopro, trovando conferma dell’assunto precedente, che ci sono cacciatori ancora più ricchi, che trascurano leoni ed elefanti e vanno, secondo percorsi che solo loro conoscono, dove c’è la guerra vera, quella fra esseri umani, e si dilettano a sparare al nemico, che il più delle volte, anzi sempre, è costituito da donne, bambini e vecchi. Una caccia dal capanno, solo che i bersagli non sono tordi e fringuelli, ma bambini che escono da scuola, donne al mercato e vecchi seduti fuori dai bar. Si posizionano in cima a torri e alti palazzi, secondo le indicazioni fornite dai militari che, nel caso di Sarajevo, tenevano sotto assedio la città, negli anni tra il 1992 e il 1996. Trattandosi di reati che non cadono in prescrizione, oggi, a distanza di una trentina d’anni, ci sono dei giudici a Milano che indagano su almeno cinque italiani che in quegli anni pagarono cifre notevoli per ammazzare a sangue freddo altre persone, sparando loro da posizioni elevate. A Sarajevo si calcola che siano state uccise circa 12.000 persone, contando ovviamente anche i bombardamenti e non solo l’opera dei cecchini. “Pazite, snajper!”, attenzione cecchino, era un grido che si sentiva spesso in certe parti della città e dava luogo a un fuggi fuggi generale. A sparare, c’erano anche alcuni italiani brava gente.

Commenti

  1. Ma io ho sempre detto che la caccia, circoscritta agli animali ,è praticata come alternativa allo sparare a qualunque essere vivente.....solo che se spari ad un umano te la vedi con la giustizia, e allora hanno legalizzato la cosiddetta attività venatoria per permettere a gente con indole da sadico e assassino di dare sfogo ai bassi istinti.
    Questo sono i cultori di Diana, gente con voglia di sangue....ma sarebbe non etico permettere di uccidere la gente, e allora si ha ripiegato sulla fauna, imbellettando la cosa con argomentazioni quali: istinto predatorio atavico nell'uomo, contenimento delle specie dannose e altre "amenità".
    Per quanto riguarda l'istinto atavico di predazione, è ben vero che ce lo portiamo dietro dai tempi andati, ma allora si dovrebbe legalizzare anche lo stupro, che è sempre stato una delle forme più diffuse specie durante occupazioni di altre terre e invasioni?

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    1. Ci sono persone che approvano la caccia perché la considerano il male minore.
      Ho conosciuto dei boys scout cattolici che dicevano: "E' meglio se i giovani vanno a caccia piuttosto che stare in città a drogarsi".

      Se la caccia è un istinto atavico, a cosa sono serviti i secoli di civilizzazione in cui sono stati scritti codici penali, sulla base dei codici morali, quelli a cui faceva riferimento anche Kant?

      Un aforisma di Immanuel Kant infatti recita: "Due sono le cose che mi lasciano stupefatto, il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me".

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  2. Quattro o cinque anni fa sempre su questo blog, allora declinato in Veritas Vincit se non erro, un utente segnalo ' l'orrenda cronaca dei cecchini di Sarajevo e di Mostar, che sparavano su donne ed infanti in coda per il cibo, per l'acqua. Il commento mi pare suscitò lo stupore indignato del gestore, ma poco altro, forse perché la notizia parve frutto magari di immaginazione esasperata e via discorrendo. Purtroppo così non fu. Purtroppo non stupiscono più le sciagurate gesta dello scimpanzé ignudo ne ' appaiono evidenti segni di evoluzione spirituale del medesimo talche' nel nostro comune profondo dovremmo considerare l'umano esperimento un tragico errore da finirla qui e mai più ripetere.

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    1. Nel corso del XX secolo, a cominciare dalla seconda guerra mondiale, non si è più fatta distinzione tra militari e civili, per cui sparare a civili inermi è diventata prassi.

      Sta succedendo ora a Gaza.

      La cosa spaventosa è che non siamo in grado di evitare che ciò accada.

      Ovvero, chi avrebbe il potere di farlo non lo fa, mentre noi gente del popolo non abbiamo alcuna voce in capitolo, se non quella di protestare e venire manganellati.

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  3. Non stupisce la presenza del cecchino , credo che in varie forme sia sempre stata una presenza nelle zone di guerra.

    Stupisce che gente sia partita dall' Italia per partecipare alla caccia grossa.

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    1. Questa bramosia psicopatica di ammazzare legalmente delle persone inermi mi ricorda quei ristretti club privati in cui servono carne umana nel menù.

      Ancora oggi non sono sicuro che esistano o siano frutto di immaginazione, ma se è vera la storia dell'adenocromo ricavato dal cervello dei bambini, può essere vera anche la reintroduzione occulta del cannibalismo. Di gente matta ce n'è in giro!

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